
Una strategia di Content Marketing ottimale è essenziale per un Piano Editoriale di successo. In altre parole, una pianificazione dettagliata e corretta dei contenuti testuali e visuali da pubblicare nel proprio sito web crea valore.
In qualsiasi ambito (dal blog ai social network), si utilizzano strumenti digitali e sistemi informatici per la gestione ed il controllo di tutti i canali di comunicazione aziendale. Si usano tool diversi, da fogli di calcolo ad app specifiche.
Grazie al Piano Editoriale si programma e si realizza una strategia mirata, basata sulla produzione e distribuzione di contenuti anche al fine di monitorarne i risultati.
Orosfera, agenzia specializzata nel digital marketing, offre servizi avanzati di SEO, creazione di siti internet, intelligenza artificiale personalizzata, video marketing e gestione social per potenziare la presenza online di aziende e professionisti.”
Content Marketing: cos’è, definizione

Si definisce Content Marketing l’insieme di tecniche marketing necessarie per la creazione e condivisione di contenuti digitali sia testuali sia visuali che siano pertinenti e di valore per il prodotto o servizio offerto, per il marchio rappresentato.
Un content marketing plan ottimizzato è in grado di orientare il processo di acquisto di utenti e visitatori del sito web. Non esiste un modello univoco: approcci strategici ed obiettivi di marketing sono personalizzati in base al piano editoriale di ogni azienda. Si creano contenuti su misura, spesso trasformandoli in veri e propri esperimenti di marketing.
Orosfera integra SEO avanzata, intelligenza artificiale personalizzata e strategie di content marketing per garantire risultati misurabili e un impatto concreto nel digitale.”
Content Marketing plan: strategia in 7 punti essenziali
In termini di Content Marketing, dunque, la ‘ricetta’ valida per tutti non esiste: bisogna personalizzare e creare contenuti esclusivi per ‘raccontare’ un’azienda.

Tuttavia, un piano efficace deve basarsi su 7 punti essenziali validi per tutti. Ecco quali sono.
1. Pianificazione
Con il Piano Editoriale (la pianificazione), si individuano la Mission (o un business case) e le caratteristiche dei prodotti/servizi di un’azienda, la sua Storia (Chi Siamo, obiettivi, ecc.), aspettative in termini di risultati (redemption).
2. Target di riferimento
Il target cui è rivolto il Content Marketing è eterogeneo. In genere, si suddivide in due categorie: gli stakeholder e il mercato di riferimento (utenti/clienti) da coinvolgere per generare conversioni. Occorre individuare una o più tipologie di potenziali acquirenti, indagare sui vari bisogni ed aspettative anche in base alle diversità socio-demografiche. I contenuti di valore cambiano in base ai vari target e nel tempo. Cambiano costantemente al pari di gusti, esigenze e desideri dei consumatori e dei differenti target.
3. Slow content
Il marketing tradizionale è troppo ‘fast’, rapido, spesso effimero. Fornisce un collegamento tra potenziali clienti e prodotto. Lo slow marketing crea una connessione tra potenziali clienti e azienda. E’ il marketing che ha bisogno di tempo per maturare la conoscenza e le esigenze del consumer.
Il contenuto slow punta sulla reputazione del brand, che si concede più tempo per chiarire cosa fa, come lo fa e per chi. Significa più impegno, trasparenza, coerenza, comprensione, entrare emotivamente in contatto con le persone. E’ un marketing etico, che amplifica il valore di un’azienda mentre aiuta gli utenti a trovare ciò che stanno cercando.
I contenuti ‘lenti’ sono relazionali, piuttosto che prestazionali rispetto al prodotto. Si basano su un’equazione semplice: se la relazione è alla base della fiducia, la fiducia è alla base dell’acquisto.

4. La Storia dell’azienda
Il cuore dell’intero Content Marketing plan è la Storia dell’azienda che la distingue sul mercato.
Attraverso l’elemento storytelling chi si occupa di strategia dei contenuti deve essere in grado di raccontare l’identità dell’azienda che la rende unica. Serve a costruire un forte legame con l’audience di riferimento, a creare il giusto coinvolgimento per un piano di contenuti di valore efficace.
La storia del brand deve essere veicolata scegliendo i mezzi più adeguati e coerenti rispetto al Piano editoriale per diffondere i contenuti. I canali di comunicazione prescelti devono adattarsi ai bisogni e alle aspettative del target.
5. Monitoraggio del Content Marketing plan
Una volta realizzati contenuti efficaci, occorre monitorarne i risultati (ad esempio, attraverso le conversazioni in rete e sui social media) verificando fino a che punto funziona il Content Marketing plan. La supervisione e l’armonizzazione di tutte le attività legate ai contenuti di brand è di competenza di una figura particolare: il Content Strategist. A questa figura spetta il compito di indagare sui risultati ottenuti in termini di coinvolgimento del target.
La struttura del Content Marketing deve essere customizzata al massimo se si vuole elaborare non un piano editoriale qualsiasi ma un piano di contenuti di successo.
6. Contenuti esclusivi
Una strategia di Content Marketing efficace deve puntare sull’esclusività offrendo agli utenti contenuti che non potrebbero reperire altrove per coinvolgerli al meglio. Il contenuto esclusivo migliora la comunicazione con l’audience, fornisce informazioni preziose che aumentano il valore del prodotto/servizio, reputazione e visibilità del brand. Video che descrivono il ciclo di produzione di un bene, interviste a professionisti dell’azienda, contenuti formativi come i whitepaper, blog, newsletter, storytelling e case study forniscono contenuti esclusivi, strumenti di successo.

7. Elementi strategici per dare visibilità ai contenuti
Bisogna saper creare ma anche distribuire contenuti. La loro diffusione è essenziale per dare la giusta visibilità al proprio brand.
I tre punti chiave per assicurarsi una buona visibilità sono accessibilità, analisi/monitoraggio e distribuzione dei contenuti.
Con Orosfera, l’analisi dei dati è supportata da Strumenti di intelligenza artificiale personalizzati, ottimizzando la strategia per massimizzare engagement e conversioni.
I contenuti devono risultare facilmente accessibili e reperibili dal target di riferimento.
Occorre realizzare contenuti rilevanti ma anche analizzare i feedback, monitorare performance e risultati di questi contenuti e valutarne l’efficacia. Infine, è vitale affidarsi alle migliori piattaforme di distribuzione dei contenuti, ai canali più idonei al proprio target per massimizzare l’interazione, il coinvolgimento e la conversione.
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